18022022 - donsandroamatori.it

"C'è più gioia nel dare che nel ricevere"
una vita per il Signore
La santità ordinaria di un uomo fuori dal comune
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18022022

Negli eventi che desideriamo vivere e celebrare, il tempo della preparazione, il percorso per arrivarci è talvolta ancora più bello del momento tanto atteso.

Era così anche per il tuo compleanno, caro amato don Sandro. Una data scolpita ed incisa nel cuore dove i preparativi duravano un anno intero. Era bello pensare a te, guardare gli amici con i quali si costruiva la tua festa. Tutto era motivo di gioia: la torta, il regalo sempre più difficile da pensare, piuttosto che da trovare, ma soprattutto te.

E la felicità più grande era proprio l’occasione data dal meraviglioso diciotto febbraio di ogni anno che ci allietava tutti perché era un modo per aprire le finestre del nostro cuore, spesso un po’ triste, e farti entrare insieme alla luce che splendeva sempre sul tuo volto.

Quest’anno purtroppo non potremo darci un appuntamento a Piazza Venezia, o qui in parrocchia e neppure in un ristorante a metà strada da tutti noi… Ma non mi sento di dire che l’appuntamento è sopra una lapide al cimitero Laurentino! Sarebbe troppo poco e neppure rispondente a verità se dicessi che ti cerco in mezzo alle tombe. Non è così.

Certo mi manca il non poter stringere il tuo volto, e a volte rubarti un bacetto sulla guancia, tanto ti voglio bene! Ma, anche se oggi vengo a trovarti dove riposi, sappi che ho il cuore rivolto verso l’alto e mi sembra anche di vedere la torta e le candeline che stai accendendo insieme agli Angeli di Dio, con Gesù e Maria che le soffiano con te.

Ti vedo vicino anche a tanti amici, alla tua famiglia che è già in cielo: non nego di provare un pochino di invidia, anche se so che numerosi compleanni insieme ci aspettano nel gran regalo del Volto di Dio da condividere per sempre quando anche io avrò servito fino all’ultima goccia il Signore da cui siamo immensamente amati.

Anzi vorrei ringraziarti mio Signore proprio per le lacrime di questo anno e di quelle fresche di giornata. Anche se dolorose, sono lacrime benedette perché hanno il sapore dell’amore e dell’amicizia che la morte non può cancellare e neppure intaccare. Perciò sono «sereno» nel versarle perché significano che sono stato tanto, ma tanto, fortunato di avere incontrato un amico e padre per il quale vale la pena piangere ogni anno sapendo che arriverà il giorno del sorriso eterno per entrambi.

Arriverà il tempo di «soffiare» insieme le candeline eterne. Buon compleanno padre mio.
Ti dedico la canzone che senti qui. Non so se ti piace ma mi fa pensare a te e un po piangere.

DF



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