Norma Barcherini
Sorriso e Sapienza
E’ una domenica molto calda di maggio e sto percorrendo in macchina Via dei Monti di Pietralata per partecipare alla Messa delle 10.30 nella mia parrocchia di San Fedele. Vedo da lontano una figuretta vestita di nero che cammina sotto il sole. La raggiungo, mi accosto offrendo un passaggio… è il nostro caro Don Sandro che dal centro di Roma, tutte le domeniche, raggiunge, con i mezzi pubblici, la nostra piccola parrocchia, in collina Lanciani, per offrire il suo servizio pastorale, il suo sorriso, la sua cultura sapienziale alla nostra piccola comunità.
Sacralità e Musica
Tira un forte vento di tramontana, che fa ondeggiare i festoni natalizi appesi alle ringhiere dei balconi. Fa molto freddo, parcheggio e mi affretto ad entrare in Chiesa. E’ il 31 dicembre Don Sandro è già arrivato, si muove sull’altare e si sta dirigendo verso il Maestro del Coro per concordare i momenti della celebrazione del Te Deum insieme alla nostra comunità. E quando caro don Sandro la tua voce sicura intona le note dell’Inno di ringraziamento al Signore ….”Te Deum laudamus…” cerco di concentrarmi per non sbagliare la metrica dei versi antichi in Latino. Tutta la comunità si fa attenta perché la tue profonde conoscenze musicali e la tua guida nel canto ci fanno meglio cogliere il Sacro, il Mistero, la gioia di un altro anno vissuto col Signore e si fanno ringraziamento e promessa di rinnovata e più viva testimonianza.
Paternità e Tenerezza
Siamo felici… siamo in viaggio… siamo una piccola parte della comunità di San Fedele e stiamo attraversando l’Italia con un pullman diretto a Torino per l’Ostensione della Sindone dell’anno 2010. Sono seduta dietro don Fabrizio, il nostro Parroco e accanto a lui siede Don Sandro, il pastore che accompagna e presiede, con la sua amorevole disponibilità e semplicità, tutti i nostri momenti liturgicamente forti. Anche per questo importante evento don Sandro è con noi. Il viaggio è lungo, e i miei occhi e i miei pensieri colgono l’espressione serena e pacata, la tenerezza del Sacerdote più anziano che accoglie e rasserena il giovane Parroco che, lontano per qualche giorno, dai sempre contingenti impegni parrocchiali, è felice di poter condividere questi momenti anche con il suo Padre spirituale. Per me che li osservo è come vedere un padre e un figlio, contenti di questo tempo di svago e di preghiera, desiderosi di sentirsi abbracciati dalla tenerezza di quel Padre che ci aspetta e che, a breve, ci emozionerà quando i nostri occhi fisseranno la potenza del Suo amore irradiata per sempre su un telo di stoffa.
Ringrazio il Signore per averci regalato i tuoi innumerevoli, sorridenti e paterni…… “Eccomi”